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La  Sindone  di  Torino

Il Codice Skylitze

Vi sarebbero miniature di codici che darebbero ulteriore forza alla congettura di Wilson che il mandylion fosse, in realtà, la Sindone ripiegata.
La più famosa di queste immagini raffigura la consegna del mandylion all’imperatore, dopo il trasporto da Edessa a Costantinopoli nel 944 ed è una miniatura dal Codice Skylitze (del 1100 circa) conservato a Madrid

“Il suo valore documentale è enorme”, scrive la Siliato; [ Siliato M.G., Sindone, Piemme, Casale Monferrato, 1997, p. 191]  infatti qui il telo viene mostrato  “dispiegato in tutta la sua lunghezza”.
Baima Bollone [Baima Bollone P.L., Sindone o no, SEI, Torino, 1990] ricostruisce addirittura le misure del lungo telo e conclude che è dell’ordine di quattro metri, proprio come la Sindone, con il volto nella posizione esatta. Quindi afferma:

A questo punto risulta veramente difficile dubitare ancora del fatto che il Mandylion sia in realtà un lenzuolo ripiegato, anzi un lenzuolo funerario con le caratteristiche della Sindone.

Questi autori danno per certo che la miniatura raffiguri il mandylion sotto l’aspetto di una lunga sindone.

In realtà, se si controlla una riproduzione chiara, meglio ancora se a colori, di questa miniatura, [Papini C., Sindone. Una sfida alla scienza e alla fede, Claudiana, Torino, 1998] si vede esattamente il contrario. Il disegno mostra un personaggio che reca sulla spalla un lungo mantello ondulato rosso. Su di esso è appoggiato un piccolo telo bianco (sembra proprio un asciugamano e ha perfino delle frange sui due lati corti) recante l’immagine del solo volto di Cristo, per di più con gli occhi chiaramente aperti.

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